L’idrogeno e il ciclo dello zinco

E’ noto che l’idrogeno non è una vera fonte di energia ma un mezzo di contrasto all’inquinamento e in particolare a quello urbano. Qualcuno ha polemicamente detto che, con l’idrogeno, si toglierà l’inquinamento dalle città per portarlo nelle periferie.
Ma, le notizie provenienti dalla Svezia, sembrano smentire questa tesi ed aprono una nuova e promettente via all’impiego dell’energia proveniente dal sole.
In Svezia si sta studiando un sistema di natura termochimica che utilizza l’irradiazione solare concentrata per produrre zinco (Zn) a partire dall’ossido di zinco (ZnO) con l’impiego di materiali corbonacei.
Con la perdita dell’ossigeno, lo zinco, ha acquisisce un’energia potenziale che può essere trasformata direttamente in elettricità usando delle pile allo zinco o può essere usata per la produzione di idrogeno puro trattando lo zinco con vapore acqueo.
In tutti i due casi si riproduce, con una emissione minima di CO2, l’ossido di zinco che sarà di nuovo trattato nella centrale solare. Un ciclo completo che permetterà, se reso efficiente, di trasformare l’energia solare e di stoccarla con facilità.
Un metodo alternativo a quello naturale che utilizza la fotosintesi clorofilliana per produrre biomasse.

Canada: nuovo sistema per lo stoccaggio dell’idrogeno

Quello dello stoccaggio dell’idrogeno è una dei problemi più importanti per la diffusione di questo combustibile alternativo.
Inizialmente lo stoccaggio avveniva a pressioni elevate con l’idrogeno allo stato liquido. Un sistema costoso ed ingombrante. Poi la ricerca si e’ orientata sui materiali solidi porosi per immagazzinare il gas ma l’utilizzo, in queste tecniche, di metalli preziosi come il platino ne ha reso poco conveniente l’impiego.

Alcuni scienziati canadesi, sono riusciti a ottenere un materiale costituito da boro, fosforo e carbone in grado di catturare l’idrogeno allo stato gassoso per poi rilasciarlo a temperature intorno ai 100 gradi. Un risultato importantissimo anche se l’impiego commerciale della scoperta appare ancora molto lontano.

E’ giapponese il primo treno ad idrogeno

Collaudato in Giappone il primo treno ad idrogeno su una tratta di soli 300 metri, con trenta passeggeri a bordo.
Il prototipo, che funziona con cellule combustibili (fuel cell), raggiunge una velocità di 100 Km/h e ha un’autonomia non superiore ai 100 Km.
Si punta, per i prossimi prototipi, ad aumentare velocità ed autonomia e ad abbassare i costi di produzione ancora troppo elevato rispetto a quelli delle locomotive a diesel.